Le Chiuse – BRUNELLO di MONTALCINO DOCG. 2017 (BIO)
61,50€
Affinamento: 36 mesi in botti di rovere da 20 hl
Il Brunello di Le Chiuse trae i suoi frutti da viti di quasi 30 anni su un appezzamento di argilla calcarea di otto ettari. Non appena lo versi ti rendi conto che è pieno di energia e temperamento. Questo si nota anche nel frutto croccante, che ricorda i frutti di bosco, il cassis e le amarene. Questi aromi di frutti rossi sono incorniciati da fumo leggero, catrame, terriccio, fiori blu e minerali tritati o calcare. È un vino estremamente equilibrato che aumenterà di eleganza e finezza con l’invecchiamento in bottiglia. Info WINE IN CITY
“Questo mostra un certo equilibrio e lucentezza per un 2017, con molti tannini integrati e piacevolmente gommosi. Il carattere di ciliegia matura, corteccia e leggera terra secca emerge chiaramente. Dagli il tempo di ammorbidirsi, ma già attraente”. JAMES SUCKLING
“Offre temi chiave di aromi e sapori di amarena, mora e violetta, con accenti minerali, tabacco e mandorla amara. Struttura solida, con tannini densi che si espandono sul finale. Nel complesso, c’è un senso di eleganza qui, con setosità e persistenza .” WINE SPECTATOR
“Erbe selvatiche, melograni schiacciati, rosa polverosa e spezie saporite definiscono il Brunello di Montalcino 2017 selvaggiamente esotico. Le sue consistenze sono setose e flessibili, ma con una vibrante vena di acidità e toni minerali che aggiungono una sensazione più aderente ma gioviale, come un rosso potente i toni di frutta e lavanda si saturano lentamente verso la chiusura. I tannini fini emergono attraverso il finale di media lunghezza, mentre questo si assottiglia a sentori di agrumi aspri, rosa e chiodi di garofano”. VINOUS
“Lorenzo Magnelli ha scelto di vendemmiare presto per evitare l’opulenza nel 2017. Insieme a follature più delicate e meno rimontaggi, ha invecchiato il vino per meno tempo in legno – 30 mesi anziché 36 – poiché sentiva che non ne aveva bisogno molto ossigeno. La vivacità dell’espressione è palpabile nel groviglio di spezie, frutti di bosco, funghi terrosi e crescita dei boschi. Al palato è robusto ma non aggressivo poiché i tannini ben composti percorrono il palato. ” DECANTER
“Il Brunello di Montalcino 2017 Le Chiuse (prodotto con frutta biologica certificata) esibisce un profilo setoso ed elegante che solo una manciata di tenute della denominazione riesce a raggiungere con coerenza. Questa è la direzione desiderata del Brunello nel suo insieme, credo, ed è bello vedere questi risultati di successo in un’annata difficile e calda come il 2017. Il vino è setoso e lucido al palato con fiori di campo, frutti di bosco e sottobosco”. ROBERT PARKER
“Uno dei migliori vini dell’annata, questo storditore si apre con aromi irresistibili di cuoio nuovo, sottobosco, frutti di bosco profumati e mentolo. Corposo ed elegantemente strutturato, il delizioso palato offre lampone schiacciato, marasca matura, spezie da forno e liquirizia contrapposto a tannini decisi e raffinati. Vanta notevole freschezza ed equilibrio per l’annata calda.” WINE ENTHUSIAST
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Disponibile
Descrizione
Quasi nessun’altra azienda vinicola toscana è così strettamente legata ai padri fondatori del Brunello di Montalcino come la piccola azienda gestita da Simonetta Valiani e suo marito Nicolò Magnelli. Situata a sud di Montalcino, tra i comuni di Montosoli e Canalicchi, Le Chiuse apparteneva dal 18° secolo alla nobile famiglia Biondi-Santi, il cui Sangiovese entrò nella storia nel 1888 come il primo Brunello di Montalcino.
A rigor di termini, Simonetta è la nipote di Franco Biondi-Santi, che, come ultimo rappresentante di questa dinastia vinicola toscana, aveva un talento particolare per i vini varietali del Sangiovese. A suo avviso i vigneti di Le Chiuse erano tra i migliori di tutta Montalcino, motivo per cui ha affittato per molti anni i vigneti di Simonetta per la produzione dei suoi mitici e longevi Brunello Riserva.
Ancora oggi i vitigni di Sangiovese Grosso maturano a 350 metri di altitudine proprio su questi versanti nord/nordest di Montalcino, da cui un tempo si produceva il Biondi-Santi-Riserva. Simonetta ora produce il suo raffinato Brunello di Montalcino e la non meno impressionante Riserva DIECIANNI da questi sette ettari, mentre le vigne per il suo delizioso Rosso di Montalcino fruttato di ciliegia maturano sul versante sud-est della collina.
Con un albero genealogico così nobile, la strada per una produzione vinicola d’eccellenza è già tracciata, per questo ci ha colpito ancora di più il fatto che Simonetta, a soli 26 anni, abbia voluto alzare ulteriormente l’asticella e dare il via ad una svolta importante nel affari di famiglia. Con la conversione alle tecniche di viticoltura biologica, rigorose riduzioni delle rese e una selezione mirata delle uve, la modesta vignaiola e suo marito Nicolò producono vini fenomenali dal 1992, ai quali la regione di Montalcino deve la sua eccellente reputazione.